Postura ed ergonomia sul lavoro

La prevenzione e la sicurezza sul lavoro sono temi sempre attuali, soprattutto quando si pensa a lavori in cui il fisico è sottoposto a molte sollecitazioni e stress.

Ecco perché è importante approfondire la tematica. Noi continuiamo a farlo parlando di postura ed ergonomia con Francesco Rosso, chinesiologo.

Cosa vuol dire ergonomia?

La parola deriva dal greco e vuol dire “amministrare il lavoro”, ovvero ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Un concetto che possiamo tradurre con l’idea di non farsi male sul luogo di lavoro. Questa definizione combacia anche con il modo in cui il nostro corpo funziona,

Ergonomia significa anche mantenere la corretta postura, sul luogo di lavoro e nella vita quotidiana, in base a quello che stiamo facendo.

Qual è la definizione di postura?

Cercando su Google il significato di postura, vengono proposte numerose definizioni, tutte diverse e tutte in qualche modo giuste.

La postura è come il nostro corpo si adatta all'ambiente in cui vive. È la posizione che dobbiamo mantenere per una determinata azione.

Questa definizione ci dice anche che la postura è la modalità, la strategia che il nostro corpo adotta per contrastare la forza di gravità. Se non avessimo una postura, dei muscoli saremmo un ammasso informe a terra.

Invece riusciamo a stare in piedi, riusciamo a saltare, insomma a sconfiggere la forza di gravità per un breve periodo di tempo. Staccarsi da terra per una salto, ad esempio, richiede una certa postura che esprime il modo con cui il nostro corpo contrasta la forza di gravità.

Non a caso tutti i muscoli posturali vengono anche definiti muscoli anti gravità, perché ci tengono dritti contrastando la forza di gravità.

Un'altra definizione ci dice che la postura è una funzione integrata individuale su cui agiscono psiche e corpo.

Quindi la postura che assumiamo dipende:

  • dall'assetto e alla conformazione fisica. C’è chi ha il piede piatto, il piede pronto spinato, la scoliosi e così via. Ognuno è diverso con infinite variabili
  • da condizioni psicologiche che stiamo vivendo. Anche solo osservando una persona per strada, da come si muove posso intuire se c'è qualcosa che non va.

Per riassumere i diversi concetti possiamo dare una definizione che racchiude tutto: la postura ha una funzione integrata individuale su cui agiscono psiche, corpo e ambiente esterno con infinite variabili.

Insomma, la postura non è solo stare dritti con la schiena e il campo di applicazione è molto vasto. Possono interferire con la postura gli occhi, l'orecchio interno - dove c'è la sede degli organi dell'equilibrio -, i piedi e le ginocchia.

Anche eventuali contratture muscolari, operazioni chirurgiche, infortuni e cicatrici influenzano la postura e quindi bisogna prendere in considerazione tutte queste cose.

Come adottare una buona postura?

È difficile andare a individuare tutti i casi specifici, ma possiamo fare alcuni esempi per capire come migliorare la postura, soprattutto quando affrontiamo dei lavori fisicamente logoranti.

Postura: consigli utili per un saldatore

A seconda del lavoro che deve svolgere, il saldatore assumerà posizioni diverse. In generale, la posizione in cui si trova più spesso un saldatore comporta il mantenimento del collo piegato per guardare verso il basso.

Ecco alcuni consigli per migliorare la postura:

  • sollevare il banco di lavoro in modo da stare più dritti con la schiena e saldare senza stare chini. Due pezzi di legno sotto la postazione magari la alza un po’ e abbiamo già risolto il problema
  • fare un automassaggio al collo ogni 20, 30 minuti. Basta mettere le mani dietro al collo, posizionando le dita sulle vertebre cervicali e muovere le mani in avanti, facendo scivolare ai lati del collo. Questo movimento va a riformare la fisiologica lordosi cervicale e la pressione delle dita va a sciogliere le tensioni muscolari
  • un altro esercizio, sempre da ripetere ogni 20, 30 minuti, è distogliere lo sguardo e guardare lontano, basta semplicemente guardare fuori dalla finestra. È la regola del 20-20-20: ogni 20 minuti, per 20 secondi, guardare a 20 metri di distanza. Ideale anche per chi lavora molte ore al computer per poter rilassare gli occhi.

Postura: consigli utili per un imbianchino

Ipotizziamo un imbianchino che deve imbiancare un soffitto, si troverà tutto il tempo con il collo piegato all’indietro e lo sguardo rivolto verso l’alto. Questa posizione implica un’unica curva della schiena e quindi una resistenza pari a 2.

Un ottimo consiglio è alternare la pittura di soffitto e pareti, così da riformare le fisiologiche curve della schiena. Insomma, alternare per alleviare.

Postura: consigli utili per un tornitore

Chi lavora al tornio, in laboratorio, per alcuni versi si trova in una condizione simile al saldatore. Anche in questo caso molto dipende dall'altezza del tornio.

Ecco alcuni consigli per migliorare la postura:

  • se non è possibile abbassare il tornio si può usare un piccolo step o un piccolo rialzo per compensare l’altezza del tornio
  • oltre alla cervicale viene compromessa anche la parte bassa della schiena, per ovviare a questo problema prendi un piccolo rialzo e poggia un piede sopra. In questo modo il peso e il carico del corpo si scarica lungo la gamba e quindi a terra. Ogni tanto cambia gamba e continua a lavorare
  • se la postazione di lavoro è vicina al muro, appoggiati con il sedere alla parete in modo da essere quasi seduto. Anche un appoggio come uno sgabello molto alto può essere utile.


Oltre questa panoramica, non dimenticare che ogni caso è a sé. Se desideri delle informazioni più dettagliate e personalizzate, puoi trovare Francesco Rosso sul sito oppure su Instagram e Facebook.

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