Domanda:
Nel caso dovessimo unire INOX 304 con INOX 316 con una saldatura, con quale materiale d'apporto è consigliabile effettuare la fusione?
Risposta:
Si salda preferibilmente con il 316 perché è più ricco di vari elementi come cromo e nickel, quindi più resistente anche ad ossidazione.
Questo argomento introduce un aspetto importante che ogni saldatore, anche non professionista, dovrebbe considerare per effettuare una corretta saldatura.
Non mi si dica che a livello hobbistico certi accorgimenti non siano necessari! Chi si fiderebbe di un'altalena le cui saldature potrebbero cedere? Oppure un cancello di ferro i cui cardini potrebbero staccarsi?
Prima di procedere con la scelta del materiale saldante è necessario seguire alcuni semplici ma basilari accorgimenti al fine di non incorrere in errori che potrebbero compromettere la buona riuscita della saldatura.
Il primo passo è certamente identificare il materiale di supporto, cioè il materiale che dobbiamo saldare o sul quale dobbiamo effettuare la saldatura. Sembra scontato ma spesso non lo è.
Il secondo punto è l'identificazione del materiale di apporto, cioè quella lega che dobbiamo utilizzare per il processo termico di fusione sul materiale da saldare o sui cui saldare.
Ai primi due punti segue la considerazione di come si trasformeranno dopo l'unione. E' necessario che si amalgamino per evitare che processi di solidificazione differenziati provochino le cosiddette "cricche".
La procedura corretta la possiamo riassumere nel seguente schema :
a) identificazione del materiale da saldare
b) identificazione del materiale saldante
c) identificazione della saldatrice più idonea ad eseguire la saldatura
d) eventuale scelta corretta del tipo di gas protettivo da impiegare se il processo di saldatura è MIG/MAG o TIG
e) eventuali trattamenti pre e post saldatura
f) considerazioni sulle caratteristiche fisiche statiche e/o dinamiche
Ognuno di questi aspetti deve essere trattato con la massima attenzione.