Criteri di scelta e suggerimenti per la scelta dei DPI - Tecnista

Di recente Alessandro ha partecipato ad un webinair organizzato dalla 3M per i propri distributori autorizzati sul territorio italiano riguardante la scelta e l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI). 
Condividerà qui di seguito tutto quello che ha imparato durante questo importante corso di formazione

Premessa

Il dispositivo di protezione individuale, comunemente chiamato DPI è un elemento protettivo che il lavoratore DEVE indossare al fine di salvaguardare la propria salute e la sicurezza durante l'espletamento delle proprie mansioni lavorative.

La scelta del DPI più idoneo alla mansione e quindi al grado di esposizione al rischio del singolo lavoratore deve essere effettuata in collaborazione con il responsabile della sicurezza, salute e prevenzione aziendale di concerto con i lavoratori o i loro rappresentanti.
Il lavoratore ha un ruolo importante nella scelta dei DPI poiché ne è corresponsabile.

Elementi da considerare nella scelta:

a) tipo di rischio (diretto o ambientale: chimico, fisico o meccanico)
b) rischi correlati in caso del verificarsi di un infortunio (danni collaterali diretti e/o indiretti)
c) personale coinvolto

Peculiarità di impiego

Una volta definiti i punti precedenti e stabilito che l’addetto è IDONEO alla mansione prevista va scelto il DPI sulla base di alcuni accorgimenti che se non rispettati potrebbero compromettere il corretto utilizzo e quindi l’efficacia:

a) adeguatezza al rischio
b) vestibilità (differenze tra generi e taglie)
c) comfort
d) facilità d’uso
e) determinazione della durata
f) comunicazione sulla modalità d’uso (lingua dell’operatore

I DPI non devono compromettere la funzione lavorativa né la sicurezza per se stessi e per gli altri operatori coinvolti nel raggio d’azione.

Da un’indagine condotta dalla 3M è risultato che il 41% degli operatori non utilizza il DPI a causa della loro scomodità e un ulteriore 34% a causa dell’impossibilità ad eseguire il lavoro indossandoli.

Questi dati indicano che la corretta scelta del DPI è fondamentale per assolvere a tutti i requisisti sopra indicati e quindi rendere efficiente il loro uso.

Conseguenze

Un uso improprio o, peggio, il mancato utilizzo può far insorgere patologie che si manifesteranno progressivamente (e questo le rende meno riconoscibili) nel medio-lungo termine.

Possibili differenze tra un DPI di qualità e uno economico

Che differenza c'è tra una mascherina anti-polvere di bassa qualità e una economica?
Se ci soffermiamo a leggere le caratteristiche dichiarate potremmo asserire senza tema di smentita che non c’è alcuna differenza. Ma allora perché queste differenze di costo?

I produttori non sono espliciti in tal senso poiché è difficile dimostrare, per esempio, la durata di una mascherina o l’effettivo grado di filtrazione.

Ci sono però degli indicatori sui quali dovremmo porre la nostra attenzione e stimolare chi ne fa un uso costante affinché ne tragga le opportune conclusioni. Innanzitutto la qualità dei componenti con cui sono fabbricati i DPI.
Visitando i clienti e raccogliendo opinioni e scambi di vedute sia sui prodotti da noi venduti e raffrontandoli con quelli economici della concorrenza, abbiamo notato che alcuni DPI di bassa qualità possono provocare allergie o intolleranze. Questo problema costringe chi ne fa uso ad abbandonarli riportando il grado di rischio ad esposizione di agenti patogeni.

Un ulteriore aspetto è la durata. Nessun produttore è in grado di poter indicare una durata del prodotto poiché questa dipende da parecchi fattori quali, a puro titolo di esempio: la concentrazione del particolato, la durata dell'esposizione, la conformazione fisica dell’operatore, il suo grado di attenzione alla corretta conservazione e utilizzo e non da ultimo, la qualità del prodotto stesso.

Sempre parlando di mascherine, un reticolato del tessuto più fitto costituisce maggiore garanzia di protezione ma allo stesso tempo, se le fibre sono facilmente permeabili all’umidità prodotta dalla respirazione, l’intasamento è precoce rispetto al corrispondente prodotto di qualità migliore.

Come fare dunque per verificare qual è il prodotto più indicato e col miglior equilibrio qualità/prezzo ?

Banalmente ci sono due modi :
a) effettuare prove comparative con determinazione oggettiva dei risultati

oppure

b) affidarsi ad un prodotto di marca conosciuta, certificata e tecnologicamente avanzata che sia in grado di garantire di poter assolvere a tutti i requisiti sopra descritti.

Ricordiamo che le mascherine “usa e getta” hanno una prescrizione di durata massima di un ciclo di lavoro di 8 ore.

Conclusioni

Prima di valutare i DPI è necessario verificare le peculiarità individuali e della mansione di chi li deve utilizzare, in perfetta collaborazione con il responsabile alla sicurezza salute e prevenzione.

Eventuali elementi di deterrenza all’uso devono essere analizzati e risolti. In commercio esistono soluzioni per tutte le tipologie di impiego e per tutte le esigenze individuali.

I prodotti generalmente sono tutti certificati CE ma questo non è sinonimo di qualità. La qualità viene garantita solo da aziende produttrici note che investono e sviluppano soluzioni per il miglioramento della protezione individuale nel rispetto dei lavoratori, dell’ambiente e dell’economia.

Restiamo a disposizione per valutare insieme la soluzione più idonea all’uso specifico in collaborazione con 3M che ringraziamo per averci dati la possibilità di approfondire molti aspetti legati a vario titolo, alla sicurezza, salute e prevenzione nel mondo del lavoro.

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